Lasciare l’università: La mia esperienza

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Lasciare l’università può diventare una scelta di vita molto importante. In questa fase molto delicata troverai molte persone pronte a strillarci in faccia la loro verità.

Luoghi comuni e stupidi pregiudizi circondano il mondo del lavoro e degli studi. Visioni miopi e distorte di persone che spesso nella vita non hanno fatto altro che diventare dei moderni schiavi.

I dati parlano chiaro, i laureati in Italia fanno la fame e spesso senza nemmeno godere del minimo rispetto per la loro condizione di disoccupati. La politica se ne infischia, l’europa resta a guadare e mentre online giovani intraprendenti fanno soldi a palate, tanti altri studenti sono costretti a cercare lavoro nei bar o nelle pizzerie.

Motivi per i quali lasciare l’università

Anni e anni di sacrifici, studio e tasse spesso risultano totalmente andati in fumo. Dicono che lo studente medio è frustrato, chi non lo sarebbe.

Studiamo in aule anguste, con professori esauriti e megalomani che ti costringono di anno in anno a comprare i loro volumi. E poi cosa ti insegna l’università? pochi sono i corsi che possiedono una componente pratica, pochi sono quelli che ti regalano un bagaglio di esperienze.

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Esperienze si, perché tutti noi sappiamo quanto è importante impastare le mani realmente in quello che si studia. Spesso niente viene messo in pratica e solitamente quei pochi corsi che ti fanno brillare gli occhi dall’entusiasmo poi si rivelano un monotono studio senza possibilità di mettere in pratica nulla.

In Italia funziona così. E mentre il mondo della globalizzazione corre a più non posso i giovani laureati italiani si trovano a studiare volumi di 30 anni fa. Nell’epoca dove Instagram e Facebook compiono aggiornamenti ogni 40 minuti sulle proprie piattaforme.

In questa guida vedrai la mia esperienza diretta con il mondo universitario, quel mondo che ho abbandonato saggiamente per seguire il betting, mia unica e costante fonte di profitto.

Ho abbandonato il mondo della frustrazione e dei rimpianti per concentrarmi in uno dei sogni moderni, l’essere scommettitore professionista.

Lasciare l’università per depressione

Se sei depresso e la depressione è causata dall’Università non ti resta che abbandonare gli studi, ascolta una persona concreta come me, che nella vita a soli 23 anni sa quello che vuole e guadagna più di qualsiasi laureato della mia età. Io ero depresso perché odiavo l’Università, l’Università non è a passo con i tempi, è vecchia e andrebbe aggiornata.

Ormai mi ero ammalato di depressione seppur in forma lieve, il giorno stesso che ho firmato la rinuncia agli studi sono stato molto meglio e ho ripreso a vivere.

Lasciare l’università: La mia esperienza

Ad un certo punto della mia vita mi sono sentito preso letteralmente per il culo. Studiare senza applicare quello che per ore e ore al giorno leggevo era impensabile per me.

Sono stato sempre irrequieto, già di per sé facevo fatica a stare seduto figuratevi a leggere della roba che dopo 1 mese dall’esame avrei quasi interamente dimenticato.

Mi sentivo inutile, soprattutto quando mi guardavo allo specchio. Cercare di prendere un numero (perché questo è un voto) più alto degli altri per laurearmi? mi sembrava di fare la corsa del topo.

Oggi gli unici numeri che vedo sono i soldi che aumentano sul mio conto Betfair, ma adesso torniamo a noi, dopo affronteremo nel dettaglio questo argomento.

Un numero mi ripetevo, come se un numero potesse sintetizzare quello che sono e quanto valgo. E chi mi dovrebbe giudicare? Una persona che con tutto il rispetto guadagna appena 2 mila euro al mese.

Lui dovrebbe giudicare la mia vita universitaria. Come detto mi sentivo preso in giro.

Persino in Tv i famosi Talent Show hanno più di un giudice di spessore, figuratevi se potevo farmi giudicare da uno qualsiasi.

Tra l’altro i signori di spessore che vediamo in Tv sono uomini e donne che hanno raggiunto realmente il successo in quel determinato campo, mentre i professori nella maggior parte dei casi sono solo dei semplici teorici.

Siamo più importanti di tutti questo, mettetevelo in testa. La mia esperienza con l’università all’inizio sembrava fantastica, avevo più libertà e la possibilità di vivere un mondo nuovo che prima non avevo mai assaporato.

Tutto questa apparente felicità con il tempo ha lasciato spazio prima alla delusione e poi alla frustrazione. Vedevo miei amici appena usciti dall’università trovare lavori penosi e sotto pagati. Inoltre mi trovavo a studiare spesso cose che ritenevo inutili per il mio percorso di crescita.

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All’epoca mi pagavo l’università pensate un po’. Praticamente mi facevo un culo così durante la settimana lavorando in un concessionario per pagarmi gli studi a quello che doveva essere il mio futuro. Studiavo e lavoravo.

Ma a differenza di chi vi racconta la favola del felice e contenti, lavorare e studiare è una tortura e sicuramente i risultati, almeno che tu non sia un perfetto genio, non potranno mai essere di alto livello.

I miei esami universitari avevano una media del 27, all’epoca frequentavo il corso di economia aziendale, ma indovinate un po’?

Davo pochi esami in rapporto a quanti li dovevo realmente dare.

Ad un certo punto presi una decisione. Decisi di lavorare di più, il mio obiettivo era cambiato. Mi ero stufato di fare la corsa del topo.

Quando ho iniziato l’università sognavo di andare a lavorare a Dubai, oggi posso permettermi di vivere a Dubai e non sono laureato.

Il mio obiettivo era cambiato. Avevo intenzione di abbandonare gli studi.

Lavoravo di più per investire letteralmente nel mio futuro. Così inizia a studiare l’unica materia che mi era sempre interessata: Le scommesse sportive

Con il tempo mi sono permesso di studiare con i migliori scommettitori professionisti italiani, oggi sono quello che sono grazie soprattutto questo.

Lasciare l’università conviene?

Se hai la volontà di intraprendere un percorso individuale e profittevole lasciare l’università è assolutamente conveniente. In caso contrario se non vuoi impegnarti in un tuo progetto, oppure dedicarti a fare corsi di formazione esterni, ti consiglio di tenerti stretto l’università.

Anche se difficilmente troverai una solida occupazione, un pezzo di carta può sempre esserti utile per fare qualche concorso oppure pensare ad un lavoro da effettuare all’estero.

Il mondo del lavoro muta continuamente è stabilito che tra 30 anni il 60% delle attuali occupazioni cesseranno di esistere come le conosciamo oggi, la maggior parte delle quali verranno sostituite da macchine e robot.

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Ma dico io pensiamo veramente che l’università possa essere una solida risposta agli interrogativi del futuro?

Lasciare l’università conviene solo se si ha un progetto a medio lungo termine da seguire. Certo non posso consigliarti di lasciare l’università per andare a lavorare dal mc donald, che tra l’altro è una meta molto ambita dai giovani laureati.

Quando ho deciso di lasciare l’università non mi sono svegliato la mattina e ho interrotto all’improvviso i miei studi. Quello di cui hai bisogno è un piano per lasciare l’università

Come posso lasciare l’università: Il Piano perfetto

Lasciare l’università è una decisione che devi maturare seriamente e con il massimo rispetto per il tuo futuro. Esiste solo un modo per lasciare correttamente la tua università e questo prevede di impostare un progetto a medio lungo termine.

Innanzitutto devi sapere cosa vuoi fare della tua vita. Ti vedi un imprenditore di successo, vuoi dedicarti attivamente ad acquisire competenze per un lavoro online, credi nelle tue conoscenze/ talenti in qualche campo particolare?

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Investi subito su te stesso. Sulla tua formazione e sul tuo bagaglio di esperienze.

Una volta stabilita la tua strada lontano dall’università devi porti una semplice domanda… come mi vedo da qui a 5 anni?

Lavora sempre sul presente con un occhio puntato sul futuro, e soprattutto mai e poi mai lasciarti andare ai pregiudizi della gente.

Come lasciare l’università: Affidarsi ad un mentore

Quando ho deciso di smettere di andare all’università ho impostato un ferreo piano per raggiungere il mio obiettivo.

Una volta aver stabilito dove volevo trovarmi da li a 5 anni, ho iniziato a lavorare seriamente fin da subito per lasciare l’università.

Il mio obiettivo era quello di vivere di scommesse sportive. Per farlo avrei dovuto studiare molto, acquisire esperienze sul campo, e soprattutto avrei dovuto farmi un culo così per essere accettato nel mondo dei professionisti.

Fu così che mi feci aumentare le ore di paga presso il concessionario per cui lavoravo. Rigorosamente a nero, senza contratto e con una paga da fame, ma questo non mi hai mai fermato dallo svolgere correttamente il mio lavoro.

All’inizio fu veramente dura lasciare l’università, d’altro canto continuavo a studiare Economia Aziendale ma dall’altro lavoravo in incognito per potermi permettere la mia tanta amata libertà.

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Photos taken at Las Vegas.

Ovviamente non potevo uscirmene di punto in bianco. I miei genitori contavano sul fatto che io finissi gli studi, quindi prima di annunciare a tutti il mio ritiro dagli studi avevo bisogno di un piano B valido.

Arrivai a condurre 3 lavori contemporaneamente, compresa l’università erano 4 gli impegni che mi sovrastavano.

1 lavoro presso il concessionario

1 lavoro online con una paga ancora più bassa della prima con il mio tanto amato betting in mezzo, nella terra di nessuno.

Un lavoro che coltivavo pressoché nelle ore notturne.

Dormivo 4 ore al giorno, una vera ammazzata.

Con il tempo le miei prime 2 occupazioni mi hanno permesse di avvicinarmi per la prima volta al mio primo mentore, attualmente mio socio. Comprai consulenze e finalmente iniziai ad impastare le mani nel mondo del betting professionistico.

Un mentore è la tua ancora di salvezza. Avere una persona che sappia guidarti nel tuo nuovo percorso è molto importante. I tuoi risultati matureranno molto più in fretta se hai un mentore al tuo fianco.

Solitamente con mentore eviti molti errori gravi che ti avrebbero fatto perdere molto tempo e denaro. Avere un mentore è come disporre di un bagaglio di esperienze senza averle mai vissute. Un vantaggio non da poco qualsiasi sia la tua strada dopo aver lasciato l’università.

Lasciare l’università: come dirlo ai genitori

Questo per me è stato uno dei passi più duri. Come ti ho detto in precedenza devi sempre crearti una valida alternativa. Spiegare ai tuoi genitori i motivi per cui vuoi lasciare l’università sembra semplice, in realtà è molto più complesso di quanto si possa immaginare.

Per questa ragione dovrai essere molto convincente, ma soprattutto dovrai saper presentare sul piatto delle valide alternative.

Presenta subito delle valide opportunità per il tuo futuro, mansioni e lavori che potresti ricoprire e metti sul piatto le tue competenze o i tuoi talenti.

Ti sconsiglio vivamente di intraprendere la strada del ” ho scoperto che l’università non serve a nulla” oppure ” in Italia non c’è lavoro “. Se i tuoi genitori la pensano in un determinato modo sarà quasi impossibile fargli cambiare idea.

Te lo dico per esperienza personale.

Lasciare l’università: La mia scelta

Io alla fine ho scelto di abbandonare l’Università e concentrarmi sul Betting, può sembrare una grandissima pazzia. Ma non lo è, perché esistono tanti grandi scommettitori professionisti nel mondo, se ti dicessi quanto ho guadagnato nell’ultimo anno nemmeno ci crederesti, molto più di quanto tu possa immaginare.

Per cui ti dico abbandona quel covo di dinosauri e insegui i tuoi sogni lavorando 18 ore al giorno per farcela.